lunedì 14 gennaio 2013

Cos’è la Gestione Caratteristica?

La Gestione Caratteristica è anche detta Gestione Tipica e il suo risultato è la differenza fra i ricavi ottenuti a fronte della vendita di beni o servizi oggetto dell’attività dell’azienda e i costi sostenuti per realizzarli (spese commerciali, costi di produzione, spese amministrative e generali).
Tale dato, chiamato Reddito Operativo della Gestione Caratteristica, è di fondamentale importanza nella valutazione di un’azienda perché ne misura l’effettiva capacità di generare reddito al netto di tutte quelle voci che nulla hanno a che fare con la pura attività dell’azienda anche se spesso hanno un peso decisivo nel reddito finale (ovvero le gestioni patrimoniale, finanziaria, accessoria e quella straordinaria).
Purtroppo l’art. 2425 del codice civile prevede come componente della categoria A Valore delle Produzione la voce A.5 Altri Ricavi e Proventi che spesso racchiude importi che nulla hanno a che vedere con la gestione caratteristica e, quindi, l’importo (A-B) Differenza fra Valore e Costi della Produzione non è il Reddito Operativo della Gestione Caratteristica.

Perché quando leggo i dati contabili di un’azienda estera non ci capisco nulla?

Il motivo è tanto semplice quanto “inquietante”, le scritture contabili sono fatte con un sistema completamente diverso: 
  • in Italia usiamo il sistema Reddituale inventato nel 1927 da Gino Zappa;
  • nel mondo anglossassone e in quasi tutto il resto del mondo usano il sistema Patrimoniale inventato nel 1909 da Fabio Besta (che fu “professore” di Zappa alla Cà Foscari di Venezia).
Il sistema Patrimoniale si basa sul concetto che la ricchezza del titolare è pari alla differenza fra il valore dei beni posseduti e l’ammontare dei debiti e, quindi, pone estrema attenzione sia agli scambi esterni (fra l’azienda ed i terzi), sia quelli interni (fra i reparti di produzione ed i vari magazzini). Il valore dei prodotti è calcolato sommando i costi d’acquisto delle materie prime ed il costo delle varie lavorazioni (che le trasformano in semilavorati ed in prodotti finiti) man mano che sono eseguite; in altre parole le registrazioni contabili rispecchiano fedelmente il processo produttivo.
Nel sistema Reddituale il costo delle materie prime è registrato nel conto economico e non nello stato patrimoniale e non “carica” il magazzino, infatti, la registrazione delle rimanenze è spesso fatta solo in occasione della chiusura di esercizio.
Con il sistema Reddituale è possibile tenere la contabilità senza conoscere il processo produttivo, basta conoscere il valore delle merci ai diversi stadi di lavorazione; la contabilità analitica non è quindi obbligatoria. Nel sistema patrimoniale la contabilità analitica è indissolubile da quella generale e ciò ne spiega il grande sviluppo nei paesi anglossasoni.
Il fatto che nel sistema reddituale la contabilità analitica non sia obbligatoria non vuol dire che non serva: un qualunque sistema di controllo di gestione aziendale non può prescindere dalla conoscenza dei costi di produzione e, quindi, dalla contabilità analitica.