lunedì 11 giugno 2012

Quel senso di solitudine

che a volte affligge l'Imprenditore a cosa è dovuto?

La risposta più breve e diretta che si può dare a questa domanda é:

ALLE ROGNE CHE TUTTI I GIORNI DEVE AFFRONTARE

La risposta più elegante e professionale è quella che cita il modello delle forze che condizionano l'operato dell'azienda (M. Porter, 1982); alle originali 5 forze (evidenziate in giallo) trovate aggiunte (evidenziate in verde) le "ultime novità"


Il consulente specializzato nel controllo di gestione è l'esperto in grado di aiutare l'Imprenditore a dare delle risposte organiche e coerenti ai vari problemi con cui quotidianamente si deve misurare; naturalmente (come tutti) non è un tuttologo e deve saper "cedere la palla" quando è necessario conoscere i dettagli delle normative fiscali, del diritto del lavoro, delle polizze assicurative, ecc ...

Chi è il Cliente tipo? Che cosa gli voglio vendere?

Sono le due domande fondamentali (nei sacri testi dell'economia si usa l'aggettivo strategico) che un imprenditore deve porsi. Le risposte a queste domande e le scelte strategiche che ne derivano, definiscono il DNA dell'azienda.

La prima distinzione è il mio cliente è un Consumatore finale o un'altra azienda; nel primo caso la mia azienda è una B2C (Business to Consumer), nel secondo B2B (Business to Business).

Per le B2C conoscere le caratteristiche della "popolazione di consumatori" a cui ci si rivolge è di fondamentale importanza; e informazioni come l'età del consumatore sono le prime ad essere richieste.

Avete idea di come è cambiata e di come cambierà l'età degli italiani?
 
Piramide dell’età della popolazione italiana, confronto 2005–2050;
Fonte ISTAT Previsioni demografiche nazionali, 2006

La fascia degli over 65% supererà presto il 40% della popolazione (nel 2050: 33,6% + 7,8% = 41,4%)
 
Fonte ISTAT Previsioni demografiche nazionali, 2006

Secondo voi sarà più "facile" vendere beni e servizi per gli over 65 o articoli per la prima infanzia e bambini pre adolescenti (0-14 anni)?

venerdì 1 giugno 2012

Il Sistema Reddituale

Vi siete mai chiesto perchè quando ci mostrano i documenti contabili di un'azienda estera facciamo fatica a comprenderli?

E non mi riferisco al fatto che siano scritti in inglese, ma che vi siano sigle a noi sconosciute e, sopratutto, sia così importante la valorizzazione delle varie fasi di lavorazione?
La risposta è che noi Italiani (e pochissimi altri ... per esempio la Repubblica di San Marino) usiamo un metodo contabile "più moderno degli altri": usiamo il metodo reddituale "inventato" da un certo Gino Zappa nel 1927.

Gli "altri" usano il metodo patrimoniale che spesso viene chiamato patrimoniale anglossasone anche se a "inventarlo" è stato Fabio Besta nel 1909 (che fu professore del Zappa!)



I due sistemi sono concettualmente diversi e si basano sue due visioni completamente diverse, se non addirittura antitetiche, di come si crea la “ricchezza”.

Nel sistema Patrimoniale l’incremento del patrimonio è “il fulcro della stessa continuazione dell’attività aziendale”, sotto alcuni punti di vista può essere assimilato all’ossessione di Mazzarò per la ROBA nella famosa novella di Giovanni Verga (1880).

Partendo dal concetto contabile di Proprietà (secondo il quale il capitale del titolare è pari alla differenza fra il valore dei beni posseduti e i debiti), si è giunti al sistema Patrimoniale che pone al centro dell’attenzione (e delle rilevazioni contabili) il patrimonio aziendale. Esso rileva tutti gli scambi monetari esterni (fra azienda e terzi) ed interni (fra produzione e magazzino).

Il sistema Reddituale, invece, parte da una concezione secondo la quale l’impresa è vista come “un organismo complesso e dinamico, inserito in un contesto mutevole, in cui gli strumenti di produzione perdono la loro individualità ed il cui singolo valore acquista significato se correlato all’utilità che offre all’azienda” ed analizza due aspetti entrambi principali:
  • economico (costi/ricavi)
  • finanziario (entrata/uscita)
Nel sistema reddituale è il movimento di denaro (in tutte le sue forme) ad essere il centro dell’attenzione. Il reddito non è più visto come la variazione del capitale netto, ma come differenza fra i ricavi ed i costi attribuiti all’esercizio.

La differenza fra i due metodi hanno pesanti ripercussioni sulle registrazioni contabili e, dulcis in fundo, sul fatto che in Italia esista una netta separazione fra contabilità generale (quella che le imprese sono OBBLIGATE a tenere) e quella analitica (quella che le imprese adottano solo quando l'IMPRENDITORE VUOLE GESTIRE L'AZIENDA CON I NUMERI invece che con le impressioni).

P.S.

Anche la partita doppia è un'invenzione italiana (utilizzata da entrambi i sistemi) ed è "dovuta" a Luca Pacioli nel 1494